“Finché non pensiamo la pace tanto intensamente da materializzarla, ci ritroveremo tutti in un’unica tenebra … Sforziamoci allora di pensare a come costruire [la pace, ricordando che] lottare con la forza del pensiero significa andare contro corrente, non cedere al suo impeto”[1]. (Virginia Woolf)
Il cammino della Rete Welcoming Asti inizia
nel giugno del 2018 nel corso della raccolta firme per l’Iniziativa dei
Cittadini Europei (ICE) “Welcoming Europe”, finalizzata a decriminalizzare la
solidarietà, creare passaggi sicuri per richiedenti asilo e rifugiati,
proteggere le persone migranti vittime di abusi. In quell’occasione diverse
persone, enti e associazioni dell’astigiano condivisero un percorso umanamente
intenso e arricchente, che permise di approfondire legami di reciproca
conoscenza e apprezzamento, pur nel rispetto delle specificità e differenze di
tutti. Al termine della raccolta firme si decise, quindi, di dar seguito a
questa esperienza positiva di un “fare rete” che non aveva significato
indebolire le rispettive identità e sensibilità, ma che aveva, piuttosto,
permesso di intraprendere un cammino comune ed aperto, fondato sul dialogo e
sulla condivisione di valori e speranze. Si costituì, così, la Rete Welcoming
Asti con l’intento di dare continuità e di valorizzare questa esperienza di una
“rete” costruita dal basso, fatta di persone, idee, azioni e organizzazioni che
sino ad oggi hanno continuato a camminare insieme, condividendo iniziative di
testimonianza, di promozione culturale, di solidarietà e superando le
inevitabili criticità e divergenze incontrate.
Spesso è stata rimarcata l’importanza di
questa esperienza per il suo valore aggregatore e per esser stata occasione di aprirsi
ed intrecciare relazioni trasversali e generative, che spesso hanno anche
permesso di implementare le diverse attività portate avanti, sottolineando,
inoltre, l’importanza di essere presidio (aperto a singoli ed associazioni) e testimonianza
di alcuni valori e principi (pace, dialogo, solidarietà, nonviolenza, …) spesso
ignorati e/o manipolati, quando non messi sotto attacco.
In particolare la Pace è intesa non solo come
obiettivo e come tema aggregatore da declinare in tutte le sue specificità in
un’ottica di ecologia integrale, ma anche come modalità di relazione tra
persone animati sia dalla consapevolezza
che, come scrive Papa Francesco, “La pace sociale è laboriosa, artigianale … quello che conta è avviare processi di
incontro, processi che possano costruire un popolo capace di raccogliere le
differenze”[2], sia dalla certezza che, come ricordava Aldo
Capitini, in questo percorso per costruire una comunità realmente aperta è
necessario “dare senza bisogno di ricevere, aprire le menti, le situazioni, gli
errori, i pregiudizi, i privilegi, senza con ciò volere le approvazioni e i
compensi, senza creare il gruppo chiuso ed esclusivo”[3].
L’impegno e la speranza sono, quindi, quelli di proseguire, in modo sempre più ampio e partecipato, il cammino. Un cammino fatto di incontri ed iniziative, orientato da valori condivisi e animato da un metodo partecipativo che mette al centro il dialogo e l’apertura per il raggiungimento di quelle che nel preambolo del manifesto costitutivo della Rete W.A. erano individuate come le sue finalità e che mantengono intatta tutta la loro importanza ed urgenza: “Di fronte all’avanzare di un’idea di società chiusa, fondata sulla paura, sulla discriminazione e sui razzismi, crediamo che sia fondamentale affermare un diverso e alternativo modello di società, più equo ed umano, fondato sulla pace e sulla giustizia sociale, sull’accoglienza e sulla solidarietà, sull’universalità dei diritti e sulla dignità di ogni persona, sul rispetto dell’ambiente e sulla crescita della coesione sociale […]”.
Oltre alle tante persone che hanno partecipato nel corso degli anni al cammino della rete ricordiamo: Acli, Pastorale migranti, Amnesty International, Noix de Kola, ANPI, Coordinamento Asti Est, Caritas, Agedo, Centro Missionario, Libera, Find the Cure, Ananse, Asti Cambia, Tempi di fraternità, CGIL, Cooperativa la Rava e la Fava, Altritasti, …
Domenico Massano
(Intervento al convegno "Osare la Pace", organizzato da "Famiglia domani" il 25/11/2023 ad Asti).
[1] Virginia Woolf, Pensare la Pace
durante un raid aereo (1940), in “Voltando Pagina. Saggi 1940-1941”, Il
Saggiatore, 2011
[2] Papa Francesco, Lett. enc. Fratelli Tutti (03 Ottobre 2020),
217.
[3] Aldo Capitini, Origini, caratteri e
funzionamento dei C.O.S. (1948), in “Un’altra passione, un’altra visione”, Il
Ponte, 2016.
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