Segnalazione ai Garanti per l’infanzia e l’adolescenza del giornale Libero per gli insulti a Greta Thunberg.
Spett.li Autorità Garanti per l'infanzia e l'adolescenza
Dott.ssa
Filomena Albano
e Ms Elisabeth Dahlin
Il recente titolo a tutta pagina
(18/04/2019), con cui il giornale Libero ha accolto nel nostro paese la
sedicenne svedese Greta Thunberg, colpisce per la violenza e l’aggressività
espresse nei confronti della minore: “La rompiballe va dal Papa” (accompagnato, presumibilmente, dall'ulteriore
richiamo all’insulto contenuto nel titolo del noto film “Vieni avanti cretino”,
camuffato in: “Vieni avanti Gretina”).
Preoccupa la sufficienza e l’indifferenza
con cui è stato diffuso tale messaggio di aggressività e violenza verbale, che
rischia di contribuire a sdoganare, nei confronti dei minori che esprimono un
proprio e autonomo pensiero, analoghi comportamenti e atteggiamenti tali da
costituire non solo una forma di abuso, la cui azione è subdola e lavora a livello
emotivo e psicologico in maniera sottile, ma che, purtroppo, in molte occasioni
possono rappresentare l’anticamera di vere e proprie forme di violenza fisica.
Inoltre tale titolo a tutta pagina
(particolarmente visibile e diffuso non solo a mezzo stampa ma anche sui
diversi social), se colpisce direttamente la giovane Greta, indirettamente
sembra rivolgersi a tutti i giovani che ne condividono l’impegno, il messaggio
e le idee (con potenziali gravi ricadute, tra le altre cose, sulla promozione
della partecipazione democratica e del protagonismo giovanile).
L’Italia ha ratificato e resa
esecutiva con la Legge 27 maggio 1991, n. 176, la “Convenzione sui diritti del
fanciullo”, fatta a New York il 20 novembre 1989, in cui, dopo aver specificato
che è da intendersi per fanciullo “ogni essere umano avente un’età inferiore a
diciott’anni” (senza alcuna eccezione), si ribadisce non solo il “diritto alla
libertà di espressione” (art. 13), compresa “la libertà di ricercare, di
ricevere e di divulgare idee”, ma il dovere degli Stati parti di adottare “ogni
misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il
fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o
mentali” (art. 19), con particolare attenzione al ruolo dei mezzi di
comunicazione: “Gli Stati parti riconoscono l’importanza della funzione
esercitata dai mass media e vigilano” (art. 17).
Il nostro paese, inoltre, “Al fine di
assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi delle
persone di minore età, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni
internazionali, con particolare riferimento alla Convenzione sui diritti del
fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989 e resa esecutiva dalla legge 27
maggio 1991, n. 176” ha istituito con la legge 12 luglio 2011, n. 112,
l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza che è, tra le altre cose,
chiamata a prendere “in esame, anche d’ufficio, situazioni generali e
particolari delle quali è venuta a conoscenza in qualsiasi modo, in cui è possibile
ravvisare la violazione, o il rischio di violazione, dei diritti delle persone
di minore età, ivi comprese quelle riferibili ai mezzi di informazione,
eventualmente segnalandole agli organismi cui è attribuito il potere di
controllo o di sanzione” (Art. 3, comma 10).
Poiché la legge
prevede che “Chiunque può rivolgersi all’Autorità garante per la segnalazione
di violazioni ovvero di situazioni di rischio di violazione dei diritti delle
persone di minore età”, ritengo sia da portare all’attenzione dell’Autorità
Garante il titolo precedentemente citato del giornale Libero, perché sia preso
in considerazione non solo in relazione agli insulti e alla violenza verbale
rivolti direttamente alla minore Greta Thunberg, ma anche alle potenziali
ricadute indirette dello stesso, tenendo conto, in particolare dell’importanza,
riconosciuta dal nostro paese, all’educazione dei giovani “nello spirito degli
ideali proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno
spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di
solidarietà”.
Domenico Massano
(Inviato il 23/04/2019)
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