"Come siete diventati così miserabili?" chiese la bambina. "Eravamo già miserabili, ci vergognavamo, pensa che scemi" rispose l'adulto ... (M. Biani, La banalità del ma).
Una giovane studentessa di 16 anni, Greta Thunberg, con il suo impegno e con la sua battaglia ecologista è riuscita a fare qualcosa di poeticamente inimmaginabile in un mondo prosaicamente e irresponsabilmente incamminato verso l’autodistruzione. Venerdì 15 marzo il Global Strike For Future (#FridaysforFuture), lo sciopero degli studenti per protestare contro l’inerzia e l’immobilismo rispetto al cambiamento climatico, ha visto l’adesione di circa 1,5 milioni di giovani in 2.083 piazze di 125 Paesi in tutti i continenti. Anche in Italia decine di migliaia di studenti hanno raccolto l'appello e sono scesi in strada al suo fianco, affollando e colorando le piazze di tantissime città.
Una giovane studentessa di 16 anni, Greta Thunberg, con il suo impegno e con la sua battaglia ecologista è riuscita a fare qualcosa di poeticamente inimmaginabile in un mondo prosaicamente e irresponsabilmente incamminato verso l’autodistruzione. Venerdì 15 marzo il Global Strike For Future (#FridaysforFuture), lo sciopero degli studenti per protestare contro l’inerzia e l’immobilismo rispetto al cambiamento climatico, ha visto l’adesione di circa 1,5 milioni di giovani in 2.083 piazze di 125 Paesi in tutti i continenti. Anche in Italia decine di migliaia di studenti hanno raccolto l'appello e sono scesi in strada al suo fianco, affollando e colorando le piazze di tantissime città.
Il giorno
prima della grande mobilitazione mondiale, il 14 marzo, Rita Pavone pubblicava
un tweet in cui scriveva: “Quella “bimba” con le treccine che lotta per il
cambio climatico, non so perché ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da
film horror…” seguito poco dopo da “Ho fatto una gaffe
enorme perché non sapevo che avesse la sindrome di Asperger …”.
Il 15 marzo
stesso Maria Giovanna Maglie intervistata a "Un giorno da pecora"
raccoglieva il vile testimone dalla “collega”: “Adesso non si può più dire male
di Greta perché mi hanno detto che ha la sindrome di Asperger, cioè è
malata di autismo, allora a quel punto il politically correct e anche il buon
senso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana: che
l'avrei messa sotto con la macchina. Ma non si può dire”.
Misere
e ottusamente violente considerazioni da bulle, a margine
di una grande giornata di azione globale sul clima promossa da Greta e animata
dai giovani di tutto il mondo.
“Come siete diventati così miserabili?” chiese la bambina …
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