"Come siete diventati così miserabili?" chiese la bambina. "Eravamo già miserabili, ci vergognavamo, pensa che scemi" rispose l'adulto ... (M. Biani, La banalità del ma).
“Pregherei la regia di inquadrare l’assistente donna che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne venire a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro ed è una barzelletta della Federazione una cosa del genere … la vedete, una cosa impresentabile per un campo di calcio”. Queste le considerazioni, vigliaccamente volgari e pronunciate con tono arrogantemente aggressivo, con cui il “giornalista” Sergio Vessicchio ha iniziato, domenica 24 marzo su CanaleCinqueTv, la telecronaca di una partita del campionato di eccellenza campano.
“Pregherei la regia di inquadrare l’assistente donna che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne venire a fare gli arbitri in un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro ed è una barzelletta della Federazione una cosa del genere … la vedete, una cosa impresentabile per un campo di calcio”. Queste le considerazioni, vigliaccamente volgari e pronunciate con tono arrogantemente aggressivo, con cui il “giornalista” Sergio Vessicchio ha iniziato, domenica 24 marzo su CanaleCinqueTv, la telecronaca di una partita del campionato di eccellenza campano.
Tale indegno sfoggio mediatico d’ignoranza e
violenza sessista arriva a meno di un mese di distanza dalle miseramente analoghe esternazioni di Collovati a “Quelli che il calcio” su
Rai2: “Quando sento una donna parlare di tattica mi si rivolta lo stomaco … non
puoi parlare di tattica, perché una donna non capisce come un uomo”, e del
collega Costacurta su Sky Calcio: “Se mia moglie avesse detto queste cose io le
avrei detto: Tu non lo dici, altrimenti vai via di casa”.
La progressiva disumanizzazione e anestetizzazione
delle coscienze, cui si sta assistendo, pare connotarsi sempre più per la sua
trasversalità resa evidente dalla normalizzazione di un linguaggio razzista, sessista,
abilista, omofobo. Tale deriva si accompagna alla slatentizzazione di pulsioni
violente e discriminatorie (di cui troppe persone stanno già pagando le
conseguenze) e, se non arginata e contrastata, si tradurrà inevitabilmente in
un ulteriore imbarbarimento della società i cui esiti, come la storia insegna, travolgeranno
gli stessi principi di libertà, uguaglianza, dignità e solidarietà su cui si
fonda la nostra democrazia.
“Come
siete diventati così miserabili?” chiese la bambina …
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