E’
stato pubblicato on line il Memorandum di legislatura, Rapporto con osservazioni e raccomandazioni per il prossimo
Parlamento promosso dall’Associazione A Buon Diritto, il
cui Presidente è Luigi Manconi. Il Memorandum rientra nell’ambito del progetto “Articolo
3, Rapporto sullo stato dei diritti in Italia” (la cui prima pubblicazione
risale a 4 anni fa), che vide nella fase di avvio la partecipazione e il
sostegno di Stefano Rodotà.
Di
seguito la presentazione ufficiale del Memorandum dal sito del progetto rapportodiritti.it, e un breve
stralcio del capito relativo a “Disabilità e persona”.
“Quando
quattro anni fu pubblicato il Primo Rapporto sullo Stato dei Diritti in Italia,
la XVII Legislatura, che si è appena conclusa, era da poco iniziata. Uno degli
obiettivi del progetto era quello di realizzare una sorta di vademecum rivolto
ai membri del Parlamento e ai governi di questi anni, in modo da costituire un
riferimento per tutti coloro che in quelle sedi avevano a cuore le battaglie
per il riconoscimento e la promozione dei diritti fondamentali nel nostro
Paese. Il documento di allora conteneva, perciò, una serie di raccomandazioni
per ognuna delle tematiche da noi affrontate che corrispondevano ad altrettanti
impegni che avremmo voluto fossero presi in carico dal legislatore, dalle forze
politiche, dalle amministrazioni pubbliche.
Con
questo documento, proprio partendo dalle raccomandazioni di allora, abbiamo
cercato di fare una valutazione collettiva e di dettaglio su quanto è stato
realizzato e quanto ancora, invece, rimane da fare. Si tratta, quindi, di
un vero e proprio memorandum della passata legislatura e per il futuro che
crediamo possa di nuovo rappresentare un riferimento per l’azione del nuovo
Parlamento e, soprattutto, per le forze politiche, le associazioni della
società civile e i singoli cittadini impegnati sul terreno del pieno
riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone nel nostro
Paese. Qui il Link per visualizzare e scaricare l'intero documento.”
“Le
persone con disabilità sono ancora costrette a vivere pesanti discriminazioni
che, spesso, derivano da atteggiamenti, dinamiche e prassi consolidate nel
corso degli anni e da comunicazioni e dichiarazioni spesso stigmatizzanti. Per
contrastare questi fenomeni, che hanno profonde radici culturali e sociali,
parallelamente alle strategie giuridiche è importante e urgente l’avvio, come
per altri ambiti, di “una battaglia culturale, una pratica educativa, una tensione
morale” (Rodotà), che dovrebbero caratterizzare e orientare l’impegno politico
e istituzionale per la realizzazione di una società realmente inclusiva, in cui
sia riconosciuto il valore del contributo di ciascuno e in cui siano garantiti
il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti i
cittadini”. (Domenico Massano, “Disabilità e persona” in “Articolo 3 Rapporto
sullo stato dei diritti in Italia. Memorandum Legislatura”)
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