In particolare per quanto riguarda la cooperazione di consumo cito dal sito della Coop di Firenze: "Nella primavera del 1921 si assisteva così ad un massiccio inizio dell’offensiva squadrista ... Quando non ricorreva alle distruzioni e alla violenza materiale il fascismo trovava egualmente il modo di costringere i consigli di amministrazione alle dimissioni ..."
In questo modo la violenza fascista determinò prima la fine del movimento cooperativo, poi la sua riorganizzazione svuotandolo di ogni forma di partecipazione democratica interna. Credo che l'esposizione dei due calendari fascisti, davanti al punto vendita Coop, sia particolarmente fuori luogo e rappresenti una preoccupante leggerezza cui, tuttavia, si potrebbe rimediare con una piccola iniezione di memoria storica e togliendo immediatamente i due calendari fascisti.
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